Bambini ed alimentazione

Dopo parecchio tempo, su Facebook mi sono iscritta di nuovo ad un gruppo di mamme…un gruppo di mamme vere, non arpie! Ebbene si, è possibile trovarne e ne ho approfittato subito, perché scambiare pareri e sentire voci diverse dalla tua fa sempre bene. Ho così colto l’occasione per affrontare alcuni argomenti a me cari, tra cui l’alimentazione di mio figlio.
M 1.0, a parte il primissimo periodo di svezzamento, non mi ha dato mai problemi in fatto di mangiare; certo passa periodi in cui fa qualche storia in più, ma mi basta insistere leggermente che poi apre la bocca in continuazione perché la fame c’è, oppure è chiaramente inappetente quando sta poco bene e lì lo assecondo e stop.

Il problema sorge, come al solito, quando la Domenica andiamo a  pranzo dai suoceri (praticamente ogni settimana!); da sempre lì non mangia facilmente, ma mi bastava portarlo in un’altra stanza che ogni problema veniva risolto. Da quando, però non gli porto il pranzo ma mangia quello che prepara la suocera e gli do da mangiare davanti agli altri è una tragedia, come la scorsa Domenica dove mi ha fatto vedere le stelle per farlo mangiare (con connessi consigli tipo “non deve mangiare per forza, vuol dire che non ha fame, vuole dire che è sazio” etc etc etc).

Ho ricevuto molta solidarietà relativamente ai suoceri, ma meno relativamente allo stress perché non mangia! Tante mamme lì, infatti, sostengono la filosofia “se mangia bene, altrimenti mangerà”… e si, mi ha sconvolto! Ok, se seguite il mio blog sapete che io sono per la libertà di scelta di ognuno per i propri figli, ma mi sono interrogata se c’è una cosa giusta e una sbagliata.

E quindi vi riporto qui il mio pensiero, sperando in una vostra testimonianza (aspetto sempre con ansia i vostri commenti!!!!).
Non so se dipenda dal tipo di educazione ricevuta, ma per me che un bimbo mangi e mangi bene e sano è essenziale! I bambini hanno bisogno di mangiare, come tutti certo, ma forse di più perché devono crescere e sono in costante dispendio energetico muovendosi continuamente! Ovvio, non intendo che vadano ingozzati fino a farli scoppiare  e ovviamente mi rendo conto che esistono bimbi inappetenti che, purtroppo, qualunque cosa fai mangiano poco. Però, ecco, se mio figlio mangiasse poco per me sarebbe un problema!
Per altro, per carattere non riuscirei proprio a sedermi a tavola e mangiare mentre lui è digiuno, come se nulla fosse, soprattutto se si tratta di semplici capricci!

Ho poi l’idea (magari sbagliata) che un bimbo si “abitui” a non mangiare…forse perché anche una persona adulta, se mangia poco, solitamente si abitua in tal senso (beh non tutti ok, ma è la regola generale), per cui mi sentirei come se avessi portato mio figlio all’inappetenza seguendo i suoi capricci!

Per tutti questi motivi ho sempre preferito accontentare qualche altro capriccio tipo tv o talbet/pc mentre mangia pur di non fargli fare il digiuno. Forse una pratica poco ortodossa e molto criticabile ma che mi ha portato a non esaurirmi dietro alla sua bocca chiusa!
Mi rendo conto che certo un bambino che salta un pasto non andrà incontro a gravi carenze ma proprio è una cosa che non riesco a condividere, a meno, come ho già detto, di stati di malessere del bimbo.

Se avessi un bimbo naturalmente inappetente probabilmente andrei in psicanalisi, il che non è di certo una bella cosa, ma sono certa che non riuscirei semplicemente a “rassegnarmi”.

Sono anche fissata con il cibo sano, ben consapevole che crescendo potrà avere dei gusti che esulano da quanto “insegnato”. Ad ogni pasto cerco di includere sempre una fonte proteica, una di carboidrati e una di grassi, più una porzione di verdure; il che non è sempre facile dovendo concentrare il tutto in un unico piatto! Si, perché M 1.0 sarà pure un bimbo di buon appetito, ma non presentategli due o più porzioni (anche mini) perché non le consumerebbe! Ci ho provato una volta a fargli il contorno a parte e, misteriosamente, quando provavo a darglielo serrava la bocca!
Poi, ovviamente non sempre mi riesce di fare tutti i pasti così bilanciati ma in quel caso, provo a rifarmi al pasto successivo!

Al momento siamo in una fase incerta, tra giornate di super appetito e altre in cui devo insistere per fargli aprire bocca; ritengo che sia perché sto cercando di passare definitivamente al cibo solido che, a 17 mesi, direi sarebbe il caso…peccato che Lui dopo un po’ che mastica si stanca e quindi sono costretta a frullare per l’ennesima volta… Ne usciremo fuori?


10 risposte a "Bambini ed alimentazione"

  1. Ciao carissima, e con la gravidanza come va?
    Per quanto riguarda l’oggetto dei tuoi dubbi, provo a darti il mio punto di vista anche se non ho esperienza in materia. Ho solo i ricordi di quello che faceva mia mamma con il mio fretellino di 11 anni più giovane: non mi ricordo che mia mamma sia mai impazzita per farlo mangiare, innanzitutto era una buona forchetta fin da piccolo e poi mia mamma ha sempre seguito la “regola” che anni dopo Tata Lucia aveva riassunto in “Il bambino, se non mangia, ha mangiato o mangerà”.
    Ma più che per darti un “parere”, ti scrivo per dirti che.. boh mi hai messa in crisi!! 😊 Hai minato le mie certezze!! Ho sempre pensato che quella fosse una regola di vita, ma a questo punto chissà che cosa farò io!!
    Ti mando un abbraccio

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  2. Ti rispondo dalla fine: sì ne uscirai!
    Probabilmente è solo una fase di transizione, che passerà da sola.
    Se comunque in linea di massima lui mangia, anche se salta 1 pasto ogni tanto non succede nulla, ed effettivamente è consigliato da molti medici pediatri di non insistere in questo caso, perché vuol dire che il bambino in quel momento non ha appetito.
    Hai provato a vedere se il problema è il tipo di cibo che preparano i tuoi suoceri? Magari troppo diverso dal solito pasto cui è abituato?
    Dal mio punto di vista personale, e lo sottolineo personale, con due bimbi (uno di 4 anni e uno di 1 anno) ne vedo di continuo di ogni tipo.
    Tendenzialmente lascio che si regolino loro, anche perché insistere non porta a nulla.
    C’è sempre un motivo se un bimbo rifiuta il cibo.
    Fosse anche solo un capriccio, meglio lasciar perdere e piuttosto ritentare il pasto successivo.
    Io evito i fuoripasto che non sia un frutto a merenda o uno yogurt, altrimenti poi ovvio che non arrivano con fame al pasto successivo.
    In bocca al lupo!

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    1. Penso che sia il cibo di mia suocera perché ho fatto la prova un’altra volta a portarlo io per lui e ha mangiato…
      Per i fuori pasto lui fa due merende : metà mattina e metà pomeriggio con frutta e yogurt…. altro non do per lo stesso motivo tuo…
      Grazie per i tuoi consigli…

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  3. Topo è sempre stato un mangione. Mai dato problemi, in svezzamento mangiava più o meno quello che mangio io e di solito apprezzava tutto. Ora crescendo comincia ad avere dei gusti più definiti e certe cose non le ama, mentre altre le adora.
    Al nido continua a essere un super mangiatore, a casa a volte “schifa” cose che di solito ama, e non mangia.
    E io le prime 2-3 volte mi sono un po’ preoccupata..ora sinceramenet penso ” se non hai fame..non mangiare, mangerai a merenda/cena/colazione domani):
    Se non mangia perchè è malato o fuori fase me ne accorgo, ma anche se è un momento “così”:..lo lascio passare e mangerà poi.
    Anche a me capitano dei giorni in cui non ho voglia di niente…

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  4. Ciao!!
    Sono capitata qui per caso e mi hai incuriosita…ho letto la tua storia e mi permetto di darti anche il mio consiglio:
    Io sono mamma di 3 bambini-ragazzi (13, 12 e 8 anni) e ho da subito adottato la formula che “se non mangia mangerà….non morirà certo di fame”.
    Assecondare i capricci di tuo figlio quando non vuole aprire la bocca non è un buon metodo per educarlo a stare a tavola e nemmeno portargli il cibo da casa apposta; i bambini sono molto recettivi e capiscono subito che muri sfondare.
    Ti do piena solidarietà per quanto riguarda la suocera e non è escluso che tuo figlio avverta il tuo fastidio nell’andare tutte le domeniche a pranzo da lei e nel frequentarla in generale!
    Io ho allevato i miei figli nello stesso identico modo dal punto di vista alimentare e purtroppo, nonostante tutto, il maschietto di 8 anni, dopo il primo anno di vita, non ne ha più voluto sapere di frutta e verdura e ha ridotto drasticamente la varietà dei cibi che mangia….questa sì, ti assicuro, una disperazione!!
    Le sorelle, invece, mangiano tutto…
    In conclusione, non insistere e non farti venire l’ansia perchè tuo figlio, come tutti i bimbi, è furbo…
    Spero di averti aperto qualche spiraglio in più.
    In bocca al lupo (soprattutto per la suocera!!!!)

    Silvia

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    1. Mi fa piacere che sei passata e spero non sarà l’ultima volta…
      Come ho scritto non sono per niente del parere “tanto mangerà”… preferisco accontentarlo a vedere 1/2 cartoni che tanto non vede altra tv.
      Sicuramente avverte il mio fastidio e certamente ci vuole una buona dose di fortuna ad avere un figlio che mantenga le abitudini alimentari che cerchiamo di insegnare (a proposito farò anche un altro post che era già in programma…).

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  5. Sono capitata qui per caso da un altro blog. E’ passato un po’ di tempo ma volevo scrivere una cosa. Io non ho nessuna esperienza diretta, ma ho quella di mamma e suocera. Mia mamma con me ha rispettato tutte le indicazioni della pediatra, non facendomi assaggiare nulla del loro cibo, anche quando lo chiedevo, e dandomi solo pappe, perchè il cibo per adulti era il demonio. Poi non ho più voluto altro che pappe, che ha continuato a darmi fino a TRE anni perchè rifiutavo il resto. E dopo cucinava quello che volevo perché dopo aver accettato che digiunassi per qualche pasto, oltre le veniva l’ansia. Risultato? Sono stata una piaga almeno fino all’adolescenza, e comunque anche adesso non sono una buona forchetta (però mai avuto problemi di sovrappeso! 😀 ) Con mia sorella minore le ha dato tutto quello che chiedeva di assaggiare e se non voleva mangiare, non mangiava, e lei non ha mai rotto l’anima.
    Mia cognata da piccola non mangiava mai perchè aveva capito che così sua madre dava di matto e avrebbe ceduto a qualsiasi ricatto. La pediatra ha consigliato che fosse il papà ad incaricarsi di cucinare per la bimba e che non insistesse. La mamma doveva dire “se non vuoi mangiare dillo a papà, non sono io che cucino”. Lagne passate in pochi giorni!! La sostanza è che il bimbo non dovrebbe mai pensare che la mamma è felice se mangia. Se mangia o non mangia, è affare suo e quindi non può fare storie sperando di ottenere coccole/cartoni/giochi/vizi vari, nemmeno come ricompensa dopo aver mangiato tutto.
    Ah, e biberon di latte vietati al di fuori della colazione, altrimenti sono sazi e/o sanno che arriverà il biberon a saziare e quindi le zucchine bollite non hanno lo stesso appeal (comprensibilmente…)

    Detto questo, quando sperabilmente sarà il mio turno, non so se riuscirò ad aderire a questa filosofia del fai quello che ti pare senza dare di matto… tra la teoria e la pratica si sa che c’è sempre una bella differenza 🙂

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    1. Non sono del tutto d’accordo! Sebbene pare essere molto comune questo pensiero per me che il bimbo mangi è importante ed è compito dei genitori nutrirlo… e se questo significa farlo mangiare con la tv o il tablet preferisco così perché lo ritengo il male minore piuttosto che farlo digiunare…
      Sul latte noi lo diamo solo mattina e sera.
      Comunque è vero che tra teoria e pratica c’è un abisso!
      Mi ha fatto piacere leggerti e spero tornerai a trovarmi!

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